Presentazione Squadre 2023: Intermarché-Circus-Wanty
Sarà una Intermarché-Circus-Wanty rinnovata, e in particolare ringiovanita, quella che punta a consolidare ulteriormente il suo ruolo sulla scena WorldTour. La formazione belga si presenta al via del 2023 senza uomini cui affidare ambizioni di classifica per le grandi corse a tappe, vista il mancato accordo per prolungare il contratto a Domenico Pozzovivo, e con un organico zeppo di corridori che possono lasciare il segno su traguardi singoli, con un occhio particolare alle Classiche del Nord e alle corse con finali “misti”, buoni per atleti veloci e resistenti. Si arriva da una stagione da 24 vittorie, alcune pesanti: l’obiettivo è aumentare quantità e magari qualità, anche se non sarà facile.
Gli uomini più attesi
Uno per tutti, Biniam Girmay. Nel 2022 è stato uno dei volti più entusiasmanti del ciclismo internazionale: vincitore della Gent-Wevelgem e di una tappa al Giro d’Italia, si è resto protagonista di splendidi, ripetuti, duelli con Mathieu van der Poel proprio sulle strade della Corsa Rosa. Ad aprile compirà 23 anni e sembra essere pronto per fare un ulteriore passo in più nell’ambito della crescita agonistica, anche perché tanti di lui dicono che non sia ancora arrivato a esprimere il massimo del suo potenziale. Chi sta crescendo di settimana in settimana, alle soglie dei 28 anni, è l’azzurro Lorenzo Rota, che punta a confermarsi uomo di riferimento nelle brevi corse a tappe e nelle gare di un giorno in cui può sfruttare le sue caratteristiche. Il suo 2022 è stato eccellente, ai Mondiali di Wollongong ha saputo mettersi in grande evidenza e chissà che il 2023 non possa essere l’anno buono per lasciare il segno in uno degli appuntamenti più importanti del calendario.
C’è altra Italia in squadra, con Nicolò Bonifazio e Simone Petilli. Quest’ultimo arriva da una stagione complessivamente sotto tono, anche se il nono posto alle Strade Bianche non è risultato da buttar via, e proverà a rilanciarsi. Il ligure, invece, ha cambiato maglia dopo quattro anni alla TotalEnergies e potrà portare il suo contributo, in termini di vittorie e piazzamenti, di corridore veloce, che sa tenere anche su percorsi mediamente complessi.
Per quello che riguarda le salite, l’uomo di riferimento rimane Louis Meintjes, reduce da quella che è stata la sua miglior stagione da professionista. Il sudafricano si è scoperto attaccante, dopo tanti anni trascorsi a lottare per i piazzamenti, ed è riuscito, così facendo, anche a strappare un notevole settimo posto al Tour de France. Le qualità di scalatore sono sempre state notevoli, se vorrà confermare il “nuovo” approccio potrà togliersi altre soddisfazioni. Uomo da fughe è invece sempre stato Rein Taaramäe: l’estone, che va per i 36 anni, non si tira mai indietro quando c’è da fare chilometri in avanscoperta e le sue qualità di fondista potranno sicuramente venire utili, soprattutto nei Grandi Giri, dove la caccia ai punti UCI sarà invitante.
Da vedere quello che potrà offrire alla causa un altro corridore molto esperto, Rui Costa. Il portoghese ha salutato la UAE Team Emirates dopo una lunghissima militanza ed è reduce da un 2022 incolore. Non è da escludere a priori, però, che l’aria nuova possa spingerlo a rischiare un po’ di più, magari in corse di un giorno che possano motivarlo particolarmente. Dal CicloMercato è arrivato un altro cacciatore di traguardi, quel Lilian Calmejane che dopo le belle cose fatte vedere da giovane ha un po’ “perso il passo”. Il francese punta a rilanciarsi dopo tre annate sotto tono e una squadra come la ICW, che tendenzialmente lascia carta bianca ai suoi attaccanti, può essere il contesto ideale per farlo. Un’altra arma nell’arsenale delle corse di un giorno è quella rappresentata dal belga Loic Vliegen, corridore molto solido che sa piazzarsi nelle volate e che sa tenere su pietre e percorsi affini.
La rosa della formazione belga è poi caratterizzata da un settore, quello dei corridori “veloci e resistenti”, decisamente nutrito. Menzione a parte merita il francese Adrien Petit, uomo da volate ma anche da classiche, come testimonia il sesto posto alla Roubaix della scorsa primavera. Ci sono poi il neerlandese Mike Teunissen, che ha deciso di lasciare la Jumbo-Visma per ritagliarsi più opportunità personali, il neozelandese Dion Smith, arrivato dalla BikeExchange-Jayco e già capace di farsi vedere in arrivi convulsi, e il giovane francese Hugo Page, che come età potrebbe ancora stare fra le “promesse”, ma che si è già ritagliato un ruolo primario grazie alle buone cose fatte registrare nel 2022.
A loro, e al velocista belga Gerben Thijssen, ci si affiderà per ottenere successi e piazzamenti in corse di alto livello, in modo da poter mettere in cascina punti preziosi per il futuro, con il lavoro di supporto di Boy van Poppel, che con gli anni ha riposto le ambizioni personali per diventare prezioso corridore “guida” nei finali. Chi normalmente fa da solo è Taco van der Hoorn. Il neerlandese è diventato, stagione dopo stagione, uno dei fuggitivi più “pericolosi” per il gruppo, dato che più volte ha saputo resistere al rientro del plotone per andare a prendersi successi di peso. Sarà quindi facile rivederlo all’attacco, anche nelle corse più importanti del panorama mondiale
Attenzione, inoltre, al tedesco Georg Zimmermann, che è stato una promessa ma cui il potenziale non sembra ancora sbocciato del tutto. Nel 2022 si è fatto vedere spesso in fuga e in occasione di finali convulsi, ma il contatore delle vittorie è rimasto a zero. Le caratteristiche, però, sono quelle di corridore di talento e l’ancor giovane età (25 anni) fa pensare che sia solo questione di tempo prima che la carriera del teutonico svolti.
Le giovani promesse
Madis Mihkels è giovane, giovanissimo. All’età di 19 anni l’estone ha già messo da parte piazzamenti di qualità (sesto al Gran Piemonte 2022) e ha dimostrato di sapersi fare largo nelle volate, anche con corridori di primo piano accanto. Possibile anche che la squadra possa utilizzarlo come velocista designato per alcuni traguardi, mettendogli magari a disposizione alcuni compagni più esperti. Attenzione anche al belga Dries de Pooter, che ha 20 anni e che arriva da quella vera fucina di talenti che è la Hagens Bermans Axeon. Il suo è un profilo da corridore buono per le classiche del Nord e, complessivamente, per tutti i percorsi misti ma veloci.
Più “maturo” ma ancora nell’ambito delle promesse è Arne Marit, che sbarca nel WorldTour dopo due anni alla Sport Vlaanderen-Baloise. Spunto veloce, resistenza e coraggio fanno di lui un’altra carta nordica che la Intermarché-Circus-Wanty potrà giocare su tanti fronti, sempre con l’obiettivo di racimolare piazzamenti pesanti. Da una Professional arriva anche Tom Paquot, altro belga che ha mostrato predilezione per le classiche e che sa andare all’attacco per provare a ritagliarsi una giornata di gloria.
Organico Intermarché – Circus – Wanty 2023
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